Sul Lario arriva la guardia costiera

Si occuperà di attività di pronto intervento, di soccorso, di vigilanza e prevenzione nel periodo estivo

Dal 15 giugno al 15 settembre sul lago sarà attiva la guardia costiera. In questa prima fase sperimentale la base sarà a Menaggio con uno spazio di coordinamento nella sede dell’Autorità di bacino. La guardia costiera si occuperà di attività di pronto intervento, di soccorso, di vigilanza e prevenzione con un servizio di sala operativa «il contingente sarà di dodici persone, con due imbarcazioni che si alterneranno per una presenza di 24 ore su 24 - dice Luigi Lusardi, presidente dell’Autorità di bacino -. Per quest’anno il servizio sarà per tre mesi, da metà giugno a metà settembre, poi in futuro cercheremo di ampliare i tempi, in quanto quella della guardia costiera è una presenza importante sul lago».

Un grande supporto arriverà dagli ausiliari della stessa guardia costiera già presenti con una ventina di volontari a Parè di Valmadrera e una trentina a Dongo sull’alto lago, e dagli altri enti che collaborano a “Lario sicuro” il progetto ormai storico di pronto intervento, considerato che le insidie del lago sono parecchie, e tra queste resta il grande problema dei tuffi da punti pericolosi come la parete del Moregallo, ma anche la mancanza di rispetto delle regole base quali l’avventurarsi in acqua solo se si è capaci di nuotare.

Lla presenza della guardia costiera sarà di aiuto anche per un utilizzo dello specchio lacuale più ordinato, consentendo alla Navigazione Laghi di esercitare il servizio con minori difficoltà rispetto alla confusione di natanti spesso presenti in prossimità di attracchi o sulle rotte. Navigazione che lo scorso anno si è trovata più volte a fare i conti con chi si tuffava dai pontili oppure motoscafi che tagliavano la rotta ai battelli con il rischio di sinistri.

Già a febbraio si era parlato dell’arrivo della guardia costiera sul Lario, con il ministro Matteo Salvini che aveva dato risposta in tempi celeri ad una richiesta che è venuta da più parti, specie dopo alcuni incidenti ed episodi della scorsa estate che hanno messo in risalto la pericolosità di un approccio al lago troppo superficiale e a volte con conseguenze mortali.

La guardia costiera ausiliaria è stata anche protagonista delle attività di “Geo cult” alla Piccola di Lecco, con gli ausiliari che hanno spiegato l’importanza di un approccio corretto con il lago. Presenti Federico Rebecchi, Francesco Fiorenza e Cesare Isella, che hanno rimarcato: «Purtroppo c’è ancora chi si tuffa in acqua senza saper nuotare, chi col pedalò si sposta troppo dalla costiera, e genitori che non fanno indossare il giubbetto salvagente ai bambini perché tanto nuotano a riva - hanno spiegato gli ausiliari -. Inoltre troppe imbarcazioni non rispettano i limiti di velocità».

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