Si torna punto e a capo: il preside se ne va

Oggiono Doccia fredda sull’apparente stabilità raggiunta dall’istituto comprensivo nell’ultimo anno scolastico
Negli ultimi anni, il valzer delle reggenze provvisorie: «La speranza era di poter contare su progetti continuativi»

«Lo scoraggiamento sicuramente c’è; per giunta, non sappiamo nemmeno se la dirigenza del nostro istituto comprensivo scolastico potrà essere proposta per una successione o se tornerà in balìa delle reggenze provvisorie».

Ciacco e la Legge 104

Il sindaco Chiara Narciso fa il punto dopo l’inattesa doccia fredda del trasferimento del preside Calogero Amato in Sicilia. «È durato un anno il sogno di un titolare che desse stabilità e prospettive, solide e continuative, alla nostra sede», sottolinea il sindaco. Amato ha chiesto l’assegnazione a un’altra sede e il ministero ha accordato il trasferimento in Sicilia.

L’istituto di Oggiono aveva trovato stabilità l’ultima volta parecchi anni fa, sotto la guida della dirigente Anna Panzeri, poi passata all’istituto superiore “Bachelet”; in seguito, era ripresa la reggenza dello stesso collega Carlo Cazzaniga che già l’aveva preceduta ed era poi ulteriormente subentrato nell’incarico in diverse circostanze. Persino nel periodo drammatico del Covid, l’istituto di Oggiono ha avuto una reggente, la preside di Galbiate Gloria D’Arpin.

La scuola aveva poi ben sperato col professor L orenzo Ciacco, a settembre del 2019: invece, il Tribunale di Lecco ha pronunciato in suo favore una sentenza (peraltro destinata a fare giurisprudenza) sull’applicabilità della Legge 104.

Al suo ritorno al luogo di origine era seguita la nomina di Filomena Colella, che nel 2022 ha però vinto a propria volta il ricorso contro l’assegnazione della presidenza nel nord Italia: la scorsa estate ha lasciato Oggiono, dopo aver lavorato qui, di fatto, un solo anno scolastico - il 2021/2022 - nonostante la nomina risalisse al settembre del 2019. Calogero Amato era arrivato a settembre del 2022 sotto i migliori auspici: figurava tra i dirigenti neo immessi in ruolo e, tra le sei sedi vacanti indicate dall’ufficio scolastico regionale, aveva scelto proprio Oggiono. Nato nel 1975, Amato aveva la qualifica di docente esperto; di origini siciliane, già insegnava in Veneto da tempo. «Dunque - aveva concluso speranzosa, allora, il sindaco di Oggiono - non vediamo ragioni per dubitare che intenda dare continuità alla nostra scuola. Ci viene da dire che questa sarà davvero la volta buona».

«Attendiamo le nuove nomine»

Invece, no; vano è risultato alla fine anche l’impegno dell’ufficio scolastico territoriale, che aveva tenuto Oggiono in particolare considerazione e, tra le sedi vacanti della Lombardia, avere riaperto i termini per i dirigenti neo immessi in ruolo anche per questo istituto.

«Adesso ci ritroviamo nuovamente senza dirigente - osserva Narciso -. Avevamo lavorato molto e bene nell’ultimo anno con Amato e si sperava proprio di poter andare avanti con lui. Comprendiamo le motivazioni personali e, peraltro, non possiamo che attendere fiduciosi le prossime nomine».

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