Paderno, omicidio Caroppa

L’accusa chiede l’ergastolo

Lunga requisitoria del pm: «Ha calpestato il sacro valore della vita»

Per la difesa prove non conclusive - La sentenza il 13 novembre

Ergastolo per Santo Valerio Pirrotta, il luraghese di 45 anni imputato della morte di Antonio Caroppa, l’operaio di Paderno d’Adda freddato a 40 anni la sera del 10 maggio del 2012 nel garage di casa con un colpo di pistola alla gola.

Questa mattina, al termine della sua requisitoria in Corte d’Assise a Como, il pm della Procura di Lecco Rosa Valotta ha invocato il carcere a vita con sei mesi di isolamento diurno, la pena più alta contemplata dal nostro ordinamento, una sorta di sentenza capitale: «Pirrotta - ha detto il pm - ha calpestato i valori sacri della vita e il senso stesso della convivenza sociale».

Poi due ore di arringhe difensive: prove insufficienti, movente debole, indagini incomplete dicono i difensori Marco Rigamonti e Stefano Di Donna. «Che bisogno aveva Pirrotta di andare sulla scena del delitto? Fosse rimasto a casa, avrebbe ottenuto il medesimo risultato creandosi anche un alibi. La verità è che non c’entra nulla». Si torna in aula il 13 novembre, per la sentenza. Ore 9.

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