Molteno: guerra ai piccioni
anche con anticoncezionali?

A Molino Gaesso gli abitanti sono trincea: i piccioni tengono le posizioni, in stormi massicci colonizzano i tetti e dominano i cittadini dall'alto; gli abitanti della frazione hanno «sopportato per anni - dichiara Maria Pirovano per tutti - ma adesso basta».

MOLTENO La gente alza guardinga lo sguardo, poi affretta il passo, anche solo per attraversare o andare da una casa all'altra; dai tetti, migliaia di piccoli occhi scrutano tutt'attorno: ogni tanto piove qualche piuma, più spesso dell'altro.

A Molino Gaesso è una guerra di trincea: i piccioni tengono le posizioni, in stormi massicci colonizzano i tetti e dominano i cittadini dall'alto; gli abitanti della frazione hanno «sopportato per anni - dichiara Maria Pirovano per tutti - ma adesso basta».

Addita per aria, da dove la minaccia incombe, e indica in basso dove ormai lo strato di guano supera in alcuni punti la spanna. Escono dai portoni i vicini: comincia il tour, per vedere i paracarri e le soglie delle case incredibilmente ricoperti di una coltre come se (diciamo così) fosse nevicato, o per tentare i contare gli innumerevoli pennuti radunati a decine sotto e sopra i tetti.

Il fenomeno ha portato nella località, giorni fa, anche la polizia provinciale, quella locale, l'Asl «che - riferiscono i moltenesi - ha promesso di risolvere tutto; s'è parlato di mettere una trappola, una grande gabbia per catturare un po' di piccioni e sfoltire la popolazione: agli altri daranno dei farmaci mischiati nel mangime, affinché non proliferino».

Tutti i dettagli nel servizio su "La Provincia di Lecco" in edicola sabato  25 febbraio.

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