Cronaca / Lecco città
Domenica 02 Febbraio 2014
Lecco: Tasse, stangata
su 200mila case
Gli effetti della riforma del catasto a Lecco. Addio calcoli in base ai vani, si passa ai metri quadrati
Conterà anche il valore di mercato. Si dovrà sborsare molto di più, fino al doppio, di quanto si paga ora
Rivoluzione catastale in arrivo: dopo l’ok del Senato la riforma approda alla Camera e anche i lecchesi iniziano a temere per le conseguenze che questa avrà sulle loro tasche.
Si tratta di una modifica epocale: dall’attuale impianto che prevede la determinazione dei valori imponibili degli immobili partendo dal numero di vani, si passerà infatti ad una struttura basata sulla superficie in metri quadrati.
Novità fondamentali, dunque, per quanto riguarda il calcolo di tasse e imposte, investendo le 205.546 unità immobiliari censite sull’intero territorio della Provincia di Lecco, secondo l’elaborazione che la Camera di commercio di Milano ha effettuato basandosi sui dati dell’Agenzia delle Entrate.
Un patrimonio immobiliare, quello lecchese, che rappresenta il 3,8% del totale regionale (2,6 miliardi di edifici), con un peso complessivo pari allo 0,6% su quello nazionale. Importante, in ogni caso, la rendita catastale, considerato che si parla di 106.117.728 milioni di euro.
Prendendo in considerazione un’abitazione “civile” (categoria A2), a Como questi cinque vani corrispondono a 97,9 metri quadrati, mentre a Bergamo si sale a 102,63, a Milano non si superano i 100 e a Roma i 99,05. A Vibo Valentia, però, si arriva a 119,40 e a Bologna a 110,63. Differenze sostanziali anche per quanto riguarda le case “economiche”: sempre stando sui 5 vani, a Como si ipotizzano 94,66 mq, che a Bolzano diventano 109, a Latina 113,60 e a Milano 87,61.
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