Lecco: pranzano per strada
per contestare il caro mensa

Clamorosa protesta di un gruppo di genitori della scuola elementare di Acquate. Il buono per i bambini non residenti è passato a 5,70 euro. GUARDA IL VIDEO

LECCO - Hanno pranzato per strada contro il caro mensa adottato dal Comune per i bambini non residenti, costretti a pagare il buono 5,70 euro. Oltre il doppio visto che fino a giugno buona parte delle famiglie pagava 2,60 euro, la quota richiesta per la fascia media di reddito.

Fuori dalla scuola elementare di Acquate, il tavolo apparecchiato come se fosse un pic-nic, i bambini - con i loro genitori - hanno dato vita alla protesta. Non si sono però fatti vedere l'assessore all'Istruzione Francesca Bonacina, che aveva diffuso soltanto una nota per difendere la scelta, e il dirigente scolastico Renato Cazzaniga. Questa mattina una delegazione di genitori busserà alla sua porta per chiedere l'autorizzazione ad utilizzare un locale della scuola per la pausa pranzo.

Durante il sit-in i genitori hanno diffuso una lettera aperta indirizzata al Comune dove fanno notare: <La decisione di far pagare il contributo massimo agli utenti non residenti indipendentemente dal loro reddito familiare è illegittima, sbagliata e discriminante>.

Le testimonianze dei genitori sull'edizione de <La Provincia di Lecco> di martedì 27 ettembre

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