Lecco: il lavoro non c'è
Soprattutto per i giovani

Nel Lecchese sono senza lavoro, e lo cercano, il 9,2% dei giovani, mentre a Sondrio sono il 12,3%, a Como l'8,3%, a Bergamo il 5,6%. La media regionale è del 9,3%, una percentuale pressoché identica a quella lecchese.

LECCO - Lecco meglio di Sondrio, ma peggio di Como e Bergamo. L'argomento della graduatoria è la disoccupazione giovanile. Anzi, per essere precisi, la disoccupazione delle persone con meno di 34 anni. Nel Lecchese sono senza lavoro, e lo cercano, il 9,2% dei giovani, mentre a Sondrio sono il 12,3%, a Como l'8,3%, a Bergamo il 5,6%. La media regionale è del 9,3%, una percentuale pressoché identica a quella lecchese.
I dati sono contenuti in una ricerca di Confartigianato Lombardia su Apprendistato e ingresso nel mercato del lavoro giovanile in Lombardia. L'indagine evidenzia che «gli effetti della crisi sono pesanti per i giovani fino a 34 anni». Insomma, per un ragazzo/a entrare nel mercato del lavoro è diventato molto più difficile dal 2008 ad oggi, mentre se si considerano tutte le classi anagrafiche in Lombardia l'occupazione ha tenuto: dal 2007 allo scorso anno c'è stato un meno 0,7%.
Confartigianato rileva che la provincia lombarda che ha la più alta propensione ad assumere giovani under 30 è Milano, con 5,5 assunzioni ogni 100 giovani. Lecco è al quarto posto regionale, con 3,3 assunzioni ogni 100 giovani. Lo studio degli artigiani rileva che nei primi otto mesi dell'anno, nel Lecchese ci sono state 3220 assunzioni, il 42,3% delle quali ha riguardato persone con meno di 29 anni. È la percentuale più alta in Lombardia, e stacca in modo abbastanza netto la seconda in graduatoria: Milano con il 39,6%.
Procedendo nell'elaborazione dei dati, lo studio di Confartigianato Lombardia rileva come alle volte sia diffficile far incontrare domanda e offerta di lavoro, perché mancano le figure professionali richieste dalle imprese. E sulla base di un'analisi statistica, Confartigianato rileva che «l'istituto dell'apprendistato facilita l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e rende più agevole l'incontro, anche qualitativo, tra l'offerta e la domanda di lavoro espressa dalle imprese». Quindi, secondo Confartigianato, «emerge che uno dei percorsi più efficaci per facilitare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e ridurre l'asincronia del mancato incontro tra la domanda espressa dalle imprese e l'offerta dei giovani è rappresentato dall'appresndistato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA