Calolziocorte: nuove polemiche
sulla villa dell'onorevole Brambilla

«L'ex ministro Brambilla non ha nemmeno chiesto l'autorizzazione alla costruzione di una villa. Perché l'amministrazione comunale si è preoccupata di correre incontro a eventuali esigenze». Il centrosinistra torna alla carica sul Pgt e rilancia una questione al centro di discussioni da mesi

CALOLZIOCORTE - «L'ex ministro Brambilla non ha nemmeno chiesto l'autorizzazione alla costruzione di una villa. Perché l'amministrazione comunale si è preoccupata di correre incontro a eventuali esigenze future di questa cittadina e le riserva un trattamento privilegiato rispetto agli altri?».
Il centrosinistra calolziese torna alla carica sul Pgt e, tra i vari argomenti oggetto dell'articolata presa di posizione, calca la mano in particolare sul punto riguardante Michela Vittoria Brambilla ormai ex ministro del Turismo.
Alla base della questione c'è l'autorizzazione chiesta - in questo caso - e concessa dall'ente locale per spostare il serbatoio idraulico (che serve centinaia di calolziesi nel centro della città) ubicato entro la proprietà della stessa Brambilla. Nel contesto, viene concessa anche la realizzazione - nel punto che rimarrà libero dal serbatoio stesso - di un nuovo edificio, una villa alta al massimo 10 metri.
«Non esiste agli atti alcuna richiesta formale relativa alla realizzazione di una nuova costruzione - ha commentato Corrado Conti (Uniti per Calolzio)-. Dagli stessi uffici comunali abbiamo appreso che era stata chiesta solo la possibilità di spostare il serbatoio. È stato il Comune a premurarsi di prevedere la realizzazione di una villa. È un caso in cui stranamente il privato non chiede ma gli viene concesso ugualmente».

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