"Trova la tua Pocapaglia", un viaggio emotivo verso i luoghi dell'anima in cui ritrovare la felicità

Pocapaglia è un piccolo comune italiano della provincia di Cuneo, in Piemonte. È un borgo che conta poco più di tremila abitanti, un’oasi di serenità per sfuggire alla corsa frenetica delle metropoli. Qui il tempo sembra rallentare: è ancora possibile trovare prodotti artigianali e sapori genuini, tra le sue vie e i suoi paesaggi le piccole cose acquisiscono tutta una nuova bellezza. Con il suo libro d’esordio, pubblicato dal Gruppo Albatros il Filo , l’autore Francesco Marchino racconta, in prosa e in poesia, le emozioni più belle che lo legano al suo amato paese, invitando i lettori a trovare, fuori e dentro di sé, la stessa oasi di pace. 
“Trova la tua Pocapaglia” è un’opera delicata, dove il frastuono e l’incessante richiesta di attenzione delle città sfumano in una melodia dolce. L’Italia offre una varietà di luoghi isolati e silenziosi a pochi chilometri dalle grandi città, nei quali è possibile distaccarsi dal superfluo e concentrarsi sull’ essenziale , nel silenzio meditativo della natura e dell'anima. Che si tratti di una gita fuori porta o di un trasferimento in pianta stabile, questi borghi sono diventati il rifugio e il patrimonio di coloro che desiderano ritrovare la pace interiore . Attraverso il suo libro, l'autore ci ricorda che è possibile trovare il proprio personale luogo di pace , la nostra Pocapaglia, dove poter essere sé stessi e scrivere la propria storia autentica, finalmente lontani dal rumore. 
Francesco Marchino , nato a Bra, ma residente da sempre a Pocapaglia, è un autore che incarna appieno la filosofia della semplicità . Il suo motto, “La semplicità è la mia metà”, riflette la sua visione del mondo e, di conseguenza, anche il suo approccio alla scrittura. Descrive infatti il suo processo di scrittura come un ritorno all’essenziale, uno spogliarsi di tutto ciò che è superfluo per iniziare a scrivere sul foglio di carta bianco. Questo, che potremmo quasi definire un percorso di purificazione, è ciò che permette a Marchino di scrivere con autenticità e di trasmettere emozioni genuine attraverso le sue opere.
L’autore ha infatti un talento speciale nel raccontare le persone, i luoghi e le emozioni della sua quotidianità , trovando bellezza e significato anche nelle cose più semplici. Nel suo libro si dimostra una guida sapiente, in grado di condurre i lettori in un viaggio alla ricerca di un angolo di mondo dove ritrovare la felicità . L’obiettivo dell’autore, infatti, non è solo quello di condividere i ricordi affettivi del suo amato paese, ma anche di incoraggiare i lettori a trovare, indipendentemente dalle coordinate geografiche, un luogo che possa essere fonte di ispirazione e di storie da raccontare
Trova la tua Pocapaglia , cerca il tuo contesto, il tuo paese, il tuo quartiere, il tuo gruppo di amici. Cerca quel posto dove ti senti importante , un tuo spazio dove non esiste altro. Dove intrecci i rapporti, dove trovi quelle persone delle quali non puoi fare senza, un mondo anche fuori moda, ma unico dove vivere […] Trova la tua Pocapaglia, ascolta la tua voce, solo lei conosce la strada per la tua felicità, trova il tuo luogo dove puoi sentirti libero o libera di essere, dove ti senti unico o unica, dove sei un tassello fondamentale in quel contesto.” (da “Nota dell’autore", p.16)
Tra brevi racconti e poesie , Marchino esplora le declinazioni della vita e dei sentimenti, a volte con componimenti più introspettivi, altre volte squisitamente descrittivi. In certi racconti descrive gli splendidi paesaggi del paese, le rocche, i sentieri e gli edifici, altre volte si sofferma sulle persone che arricchiscono la portata folkloristica del luogo. Non mancano sezioni dedicate alle feste patronali e agli eventi per i quali Pocapaglia indossa il proprio abito migliore, lì dove tutti i suoi abitanti si ritrovano, felici, a godere della vita e del tempo che passa. È alla poesia che invece l’autore affida i suoi componimenti più intimi, la suggestione di quelle emozioni che, immerso nella pace del suo borgo, riesce a sentire ed esprimere con grande trasporto. Pocapaglia emerge e viene descritta come un “ orologio umanitario , non asservito alla meccanica del progresso”, e questa visione del tempo e dello spazio si riflette nei protagonisti delle sue storie: sacerdoti, suore, amici dei bar, familiari, nonne, volti segnati dal sole e dalla fatica che sembrano provenire da un tempo lontano. 
Lo stile di Francesco Marchino è poliedrico e cangiante , in grado di variare agilmente tra la prosa e la poesia, in un unico flusso di coscienza. La sua scrittura, caratterizzata da un linguaggio ricco e immaginifico, trasporta il lettore in un viaggio attraverso i ricordi, le fantasticherie e le emozioni più profonde. Si nota un utilizzo sapiente della metafora e della similitudine per dipingere quadri vividi della vita rurale, attraverso i quali rende ogni scena e personaggio indimenticabili. Anche quando si approccia alla poesia il suo stile appare suggestivo e coinvolgente, capace di evocare immagini e sensazioni con poche, ma efficaci, parole. Se infatti, nelle sue prose, Marchino riesce a catturare l’ essenza della vita quotidiana , nelle sue poesie ogni verso è un suggerimento a riflettere sulla bellezza delle piccole cose , un biglietto di ingresso per la sua anima. La sua scrittura sembra strizzare l’occhio alla poesia lirica e al realismo narrativo della tradizione italiana: riesce infatti a mantenere un equilibrio tra la descrizione dettagliata e l’astrazione, tra il racconto di eventi specifici e l’esplorazione di temi senza tempo, quali l’amore, l’amicizia e la ricerca della felicità.
La Pocapaglia evocata dall’autore non è soltanto un luogo fisico, ma un luogo dell’anima al quale qualsiasi lettore, dal Nord al Sud d’Italia, ma potenzialmente in qualsiasi parte del mondo, può riuscire a ritrovarsi. È un’immagine universale, un sentimento di appartenenza che trascende i confini geografici e culturali, che si trova dentro di sé e al contempo tutto intorno a noi. Così, tra immagini e parole, Pocapaglia diventa la metafora di un rifugio spirituale , un viaggio che nasce dalla pagina e si trasforma in un percorso di vita. 
“Trova la tua Pocapaglia” è dunque a tutti gli effetti un viaggio emotivo, un percorso di introspezione che invita a una riflessione profonda sulla vita e sul significato della felicità . Immergersi in questa dimensione è un’esperienza che arricchisce , che permette di esplorare le proprie emozioni e di riscoprire, quanto di bello ci sia in una vita semplice, dimentica per un istante della corsa al profitto e all’ottimizzazione dei tempi che pervade la nostra società. Leggere questo libro significa darsi l’opportunità di fermarsi , di guardare dentro di sé e di ascoltare la propria voce interiore : significa anche saper riconoscere che la felicità non si trova soltanto nei grandi eventi mondani o nei luoghi esotici, ma si nasconde anche nel quotidiano, in ciò che più ci è familiare, nel luogo che, a volte con troppa leggerezza, chiamiamo casa. In un mondo sempre più veloce e sempre meno attento ai dettagli, “Trova la tua Pocapaglia” è un gentile incoraggiamento a rallentare, apprezzare ogni momento che i nostri giorni hanno da offrirci e di celebrare la vita in tutte le sue forme . Nonostante tutto, la felicità è sempre a portata di mano, basta solo saperla cercare. 

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